Pourquoi Godard? di Ida Travi
in Versante Ripido n°11 | dicembre 2014
“Seduta in un bar Nanà è di fronte al filosofo e domanda: Perché bisogna sempre parlare?… Perché il filosofo risponde?… Dice il filosofo: parlare è quasi una resurrezione in rapporto alla vita; nel senso che quando si parla è una vita diversa da quando non si parla… Ah!, dico io, e mi metto in mezzo …
Ma come si fa, dice Nanà, come si fa a essere sicuri d’aver trovato la parola giusta?... Bisogna lavorare… dice il filosofo. (Di fianco al filosofo c’è uno specchio). Sì, ma di che lavoro si tratta? dico io, ...
quand’è che uno, quand’è che una può cominciare a lavorare e
smettere di fare domande? è stato
necessario … dice il filosofo, c’è stato Kant, Hegel, la filosofia
tedesca… Ah! dico io… E perché c’è stata la filosofia tedesca?… è stato necessario... Ah! dico io, e perché
è stato necessario? Perché -dico io – perché nessuno scrive quando è davvero
piccolo? Perché da bambino t’inventi le voci? Perché le immagini? E perché la
poesia? Perché quando esci dal cinema
alle cinque dal pomeriggio è già buio? Perché bisogna sempre tornare a casa? E
perché loro, là sullo schermo, vivono eternamente?… Perché duemilaecinquecento
anni fa erano tutti così battaglieri? Perché erano tutti così poetici? E adesso
perchè…? Perchè bisogna reggere tutto questo mondo? E anche tu... Perché ti
serve sempre qualcosa? Sì, come un bambino, perché ti manca sempre qualcosa? Ti
ho chiesto: hai preso tutto? E tu: sì, ho preso tutto! Un secolo, due secoli,
dieci secoli… Perché mi guardi così? dico io, perché se abbiamo tutto non
troviamo la parola? ” (Ida Travi)
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in Versante Ripido n°11 | dicembre 2014
“Seduta in un bar Nanà è di fronte al filosofo e domanda: Perché bisogna sempre parlare?… Perché il filosofo risponde?… Dice il filosofo: parlare è quasi una resurrezione in rapporto alla vita; nel senso che quando si parla è una vita diversa da quando non si parla… Ah!, dico io, e mi metto in mezzo …
Ma come si fa, dice Nanà, come si fa a essere sicuri d’aver trovato la parola giusta?... Bisogna lavorare… dice il filosofo. (Di fianco al filosofo c’è uno specchio). Sì, ma di che lavoro si tratta? dico io, ...
(1) Perché Godard? è tratto dalla raccolta
di scritti in prosa di Ida Travi, presto il libreria per Moretti&Vitali
Editori. Il libro si muove all’interno della tematica scrittura e oralità e
continua il percorso iniziato con L’aspetto
orale della poesia, Selezione Premio Viareggio 2001. Le frasi dell’estratto
riportate in corsivo sono pronunciate sullo schermo da Nanà e dal filosofo,
in Vivre sa vie di Jean Luc Godard, 1962)
Pourquoi Godard? di Ida Travi
in Versante Ripido n° 10 | 1dicembre 2014
Pourquoi Godard? di Ida Travi
in Versante Ripido n° 10 | 1dicembre 2014
Assise dans un bar Nana est face au philisophe et demande : Pourquoi faut il toujours parler? Le
philosophe répond. Pourquoi le philosophe répond il?... Parler est presque une résurrection par rapport à la vie en ce sens
que, lorsque nous parlons c’est une vie
différente de quand nous ne parlons pas.
Ah! dis je, et je me
mets au
milieu. Mais comment ça se
fait dit Nana, comment peut on être
sûr d’avoir trouvé le mot juste?... Il faut travailler, dit le philosophe
(Il y a un miroir à côté du philosophe). Oui, je réponds moi, mais de quel
travail s’agit il? Quand est ce que un ou une peut commencer à travailler et
cesser de poser des questions? Cela a été
nécessaire, répond le philosophe. Il
y a eu Kant, Hegel et la philosophie Allemande ... Ah! dis je. Et pourquoi
y a t’il eu la philosophie Allemande?...Cela a été nécessaire... Ah! je réponds moi, et pourquoi cela a t’il
été nécessaire? Pourquoi, dis je? Parce que personne n’écrit quand il est
vraiment petit. Pourquoi petit enfant tu t’inventes les voix? Pourquoi les
images? et pourquoi la poésie? Pourquoi
quand tu sors du cinéma à cinq heures de l’après midi il fait déjà nuit?
Pourquoi faut il toujours rentrer à la maison? et pourquoi eux, là sur l’écran,
sont ils toujours vivants pour l’éternité? Pourquoi, il y a deux mille cinq
cents ans étaient ils tous aussi batailleurs? Pourquoi étaient ils aussi
poétiques? Et maintenant pourquoi? Pourquoi faut il supporter tout ce monde? Et toi, pourquoi as tu toujours besoin
de quelque chose? oui, comme un enfant, pourquoi te manque t’il toujours
quelque chose? Je t’ai demandé, tu as
tout pris? Et toi, oui j’ai tout pris... Un siècle, deux siècle, dix
siècles...pourquoi tu me regardes comme ça? je dis. Pourquoi si nous avons
tout, sommes nous aussi pauvres? Pourquoi ne trouve t’on pas le mot?
(1)
Pourquoi Godard ? est extraits de la collection d'écrits en prose de Ida Travi
, dès la bibliothèque pour Moretti & Vitali Publishers. Le livre se déplace
dans la thématique de l’ écriture et l'oralité et continue le voyage qui a
commencé avec l'apparition de la poésie orale , Prix Sélection Viareggio 2001.
L'extrait écrit en italique sont parlées sur l'écran de Nana et le philosophe ,
dans Vivre sa vie, Jean-Luc Godard , 1962 )
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