aggiornamenti su "L'aspetto orale della poesia" al sito
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su ‘L’aspetto orale della poesia’ 1° ediz.2000, 3° ediz.Moretti& Vitali 2007
e ‘La corsa dei fuochi’ –poesie per la musica libro+CD Moretti&Vitali 2007
per POESIA PRESENTE - gennaio 2008
(l' intervista completa pubblicata in ‘L’Immaginazione’ Manni Editore, aprile 2008)
e
Università degli Studi di Milano: Archivio Istituzionale della Ricerca
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La tazza o il dischiudersi delle labbra
D. Come spesso è bene fare, partiamo dalla fine: nella nota che chiude L’aspetto orale della poesia tieni a precisare che si tratta di un lavoro più vicino ad un’opera poetica che a una raccolta di saggi. E in effetti le tue argomentazioni non si affidano a un procedere razionale bensì ad immagini suggestive, come quella della tazza. Soffermiamoci proprio su questa: che cosa significa, e a che cosa rimanda? R. L’aspetto orale della poesia è uscito anni fa in prima edizione per Anterem (2000) ed è stato rieditato, in III° edizione, da Moretti&Vitali nel 2007. Si tratta si appunti e note che ho scritto in varie occasioni di studio e seminari tenuti a Verona nella seconda metà degli anni ’90. ‘ Se una tazza appoggiata sul tavolo in una sera invernale’ è l’immagine che apre il libro… A sua volta Luisa Muraro nel suo libro Il Dio delle donne colpita da questa immagine la riprende come figura mistica. E forse è un po’ così. Nella mia idea, la tazza rimanda sicuramente a qualcosa di sacro. Ma cosa sia quel sacro è difficile da dire, non va inteso in senso religioso. Contiene piuttosto qualcosa di contadino, contiene cioè qualcosa delle mie origini, si legge chiaramente nella pagina Lo spirito della Contadina profonda La stanza, il tavolo, la tazza sopra: stanno lì in una luce serale. (continua...)