Ida Travi Diotima e la suonatrice di flauto

LA CACCIATA DALLA STANZA DELLA FILOSOFIA
'Diotima e la suonatrice di flauto'. 
La Tartaruga, 2004 - atto tragico
E' un vecchio libro, uno scritto per teatro. Ma ho visto che in Amazon si trova ancora. Con nota introduttiva di Luisa Muraro.
Siamo ad Atene, V secolo a.C. La scena si apre nel momento in cui la suonatrice di flauto esce dal “Simposio": nel celebre Dialogo di Platone, infatti, la flautista viene mandata via su proposta di Erissimaco per consentire agli uomini lì radunati, di fare i loro elogi sull’Amore. 

Estratto dalla nota di Elisabetta Rasy
Da Il Corriere della Sera Magazine -6 marzo 2005
‘Nei film vengono definite comparse: figure che compaiono e scompaiono attraversando la scena per il tempo di una battuta, o un gesto solo. Per servire l’azione degli altri. Spesso nel cinema come in letteratura sono figure femminili decorative ma irrilevanti. Ida Travi, ha pescato o piuttosto ripescato una di queste stelle filanti in uno dei testi fondamentali della nostra cultura Il Simposio di Platone: nel celebre dialogo ambientato durante una festa, gli amici riuniti –tutti uomini- quando decidono di conversare sul tema dell’amore allontanano la suonatrice di flauto che fino a quel momento aveva rallegrato la serata. La flautista scompare nel nulla. Da questo nulla l’ha riportata in scena Ida Travi dedicandole un testo che è una concentrata tragedia tutta al femminile.’

Estratto dalla nota di Giancarlo Calciolari in Tranfinito
" Nessuna lotta contro la filosofia. Come nessuna lotta contro il paganesimo, come nessuna lotta contro il male. E nessuna vita per il bene, che non sarebbe altro che l’economia del male, del minimo ultimo male necessario. Il simposio non è da abbattere, da cambiare, da trasformare, da trascurare.
Non si tratta di aggiungere un posto a tavola, poiché non si tratta del banchetto della parola ma di quello della sostanza e della mentalità: della stessa torta da distribuire tra pochi o tra molti; e nulla che indichi che si tratta del cibo di vita. Tutti i posti inclusi e esclusi dal simposio sono una fregatura, luoghi della sopravvivenza. Nessun affanno per partecipare a una sbornia controllata tra uomini." 
dalla nota di G. Calciolari in Tranfinito

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